mercoledì 14 aprile 2010

Il Grande fratello (quello di Orwell, non quello della Marcuzzi)



Ogni tanto cerco il mio nome su Google. Passatempo tanto idiota quanto diffuso. Però facendo il mio lavoro di roba in rete firmata con il mio nome ne gira, e ogni tanto son curiosa di vedere come e in che modo (c'è stato un bel periodo in cui digitando "Mara Mologni" il primo link era sul sito di Forza Nuova. E son soddisfazioni).
Ieri lo rifaccio: il primo riferimento è a 123People.
Beh, provateci. Magari capita lo stesso anche a voi.
Una roba tipo pagine bianche ma più inquietante: c'è la vostra mail, caso mai l'abbiate lasciata da qualche parte on line (la mia è quella dell'ufficio, e ciò è cosa buona: tanto già la usano più quelli di Rifondazione, del Pd e dei Carc che i colleghi della Cgil); ci sono le vostre foto, o meglio le foto collegate al vostro nome; ci sono i filmati pubblicati in rete; ci sono tutti i risultati Google che vi riguardano. C'è perfino la mia tesi di laurea, per dire. Immagino il boom di contatti, a questo punto.
Manca, guarda un po' tu, un indirizzo mail a cui mandare la richiesta di essere cancellati da questa specie di schedario digitale. Ho guardato nelle FAQ, sui termini di servizio. Nulla. Mi sa che non si può.
Non che ci siano sopra cose particolarmente private, ripeto: c'è solo e soltanto roba che chiunque troverebbe digitando il vostro nome su un qualsiasi motore di ricerca. Epperò sono lì, tutte insieme. Nude.
E non lo so: a me questa cosa mi urta parecchio.